Rincuora riscontrare nelle Istituzioni la consapevolezza dell'importanza del settore videoludico in campo educativo.
Abbiamo sempre creduto in progetti educativi interattivi, fruibili anche da utenti o strutture tecnologicamente non molto avanzate portando avanti progetti dai budget contenuti, 100% made in Italy, ricchi di emozioni e contenuti di qualità.
Activart, una giovane realtà dalle grandi idee, con orgoglio può rispondere alle richieste delle Isituzioni ideando, progettando e realizzando Videogames educativi di supporto all'insegnamento con lo scopo di catturare l'attenzione ed il coinvolgimento di bambini e ragazzi.
GRAZIE, dunque, ad AESVI e all' On. Antonio Palmieri, per aver organizzato questo importante momento di dibattito che ha fatto emergere il bisogno condiviso di qualità che solo la cultura può colmare.
Il videogioco è ormai parte integrante della quotidianità degli italiani: sono infatti 7 su 10 le famiglie in cui si videogioca abitualmente ogni giorno. È quanto emerge dall’indagine AESVI – Associazione Editori Software Videoludico Italiana – sull’atteggiamento dei genitori italiani nei confronti dei videogiochi, realizzata con la collaborazione di ISPO e presentata in anteprima durante il Games Forum 2010 parallelamente ad una ricerca condotta da La Sapienza di Roma per conto di Adiconsum sull’universo dei figli.
Se il 20% dei genitori oggetto dell’indagine ISPO (percentuale che sale al 40% se si prendono in considerazione quelli di età compresa tra i 25 e i 34 anni), non solo esprime posizioni nettamente favorevoli, ma videogioca abitualmente con i propri figli, nel 35% del campione prevale ancora un atteggiamento diffidente.
Sempre secondo l’indagine ISPO, oltre il 40% dei genitori italiani che giocano su base quotidiana attribuisce al videogioco un ruolo chiave nella relazione con i loro figli, ritenendolo uno strumento ideale per condividere esperienze e divertimento, creare complicità e rinsaldare la relazione.
Una riflessione di grande interesse soprattutto in prospettiva futura: il numero in crescita di adulti videogiocatori lascia infatti pensare che i videogiochi potranno assumere un ruolo importante all’interno della complessa relazione genitore-figlio, a patto che i genitori sappiano assumersi la responsabilità educativa e di accompagnamento loro propria.
Al centro del dibattito, il videogioco come strumento di condivisione e complicità tra genitori e figli, l'utilizzo del videogioco educativo nella scuola che ha trovato concordi Antonio Palmieri e Paolo Gentiloni, Mariastella Gelmini e Carlo Giovanardi, la necessità di favorire la crescita di un'industria videoludica made in Italy.
Dal sito www.aesvi.it, Scarica Indagini AESVI/ISPO e Adiconsum/La Sapienza