XXVIII Convegno di Capri per Napoli

I nostri ragazzi protagonisti!

 

18 ottobre 2013

WORKSHOP CREARE VALORE CONDIVISO. UNA SFIDA PER LE IMPRESE E PER LA SCUOLA: un pomeriggio di condivisione e confronto alla pari.

Seduti allo stesso tavolo, giovanissimi startupper, giovani imprenditori, studenti delle scuole superiori e dell’università si sono confrontati con
relatori ed esperti sulle tematiche dell’istruzione, del lavoro, dell’impresa e delle istituzioni.

Un ringraziamento speciale va agli insegnanti e ai ragazzi che si sono messi in gioco: ci hanno dedicato il loro tempo partecipando con interesse rinnovando in tutti noi entusiasmo, grinta e voglia di osare!

Le imprese sono oggi chiamate a contribuire sempre più direttamente alla governance dei territori. Partendo dal ruolo che hanno nel produrre lavoro e ricchezza, le imprese “fanno scuola” trasferendo approcci e cultura d’impresa ai diversi ambiti del sociale.

Activart è impegnata da diversi anni con i CTS (Comitati Tecnico-Scientifici), intervenendo sul curricolo scolastico, individuando nuovi profili professionali in uscita, dedicando tempo e know how, ricevendo grandi soddisfazioni ed entusiasmo da parte dei ragazzi, mettendo in moto una sinergia virtuosa tra azienda e scuola che così si avvicina sempre più alle esigenze del mondo del lavoro.


DIAMOCI UN TAGLIO
XXVIII Convegno di Capri per Napoli

"Non abbiamo un sogno. Abbiamo un'idea.

Quella di una Italia che mette in chiaro le diverse possibilità di futuro e sceglie la migliore.

Quella di una politica che non è prigioniera del voto, che attua quello che promette, che non conosce scandali, che investe sui giovani, che fa di più e meglio con meno e più equo.

Quella di aziende per cui l’iniziativa privata è davvero libera, che il fisco non è il loro primo concorrente, che trovano nelle banche un alleato per lo sviluppo, che diventano leader internazionali nel proprio mercato. Che creano ricchezza per la collettività, che assumono e non licenziano.

Quella di un diritto orientato alla promozione delle capacità individuali e non soltanto alla repressione del reato. Di una Pubblica Amministrazione moderna, che eroga servizi efficienti, di cui è un onore fare parte. Di una istruzione che offre opportunità prima che nozioni, che attrae cervelli, che fa vincere i Nobel.

Quella di una società che non conosce fenomeni mafiosi perché la legalità è un vantaggio, che non emargina perché la diversità arricchisce, che lascia ai
suoi figli più di quanto ha ricevuto dai propri padri. Non abbiamo un sogno, abbiamo un'idea.

Perché questa Italia già c’è. È l’Italia del “nonostante tutto”.

L’Italia che riesce a rimanere la seconda produzione manifatturiera d’Europa, che brevetta, che innova.

L’Italia che mantiene dignitosamente se stessa col proprio lavoro, con intelligenza e responsabilità, che supplisce alle carenze del welfare.

L’Italia dell’eccellenza, della resistenza, del coraggio. Che non vuole incentivi, sussidi, prebende o concessioni, ma il diritto al futuro. È l’Italia “presa in ostaggio”.

Da chi non vuole cambiare il presente ma soltanto usarlo.
Da chi vuol farci credere che la sola alternativa sia far scegliere agli altri o scegliere di lasciare il Paese. Presa in ostaggio dalla lotta per la conservazione del potere, dal frastuono della crisi istituzionale, dal rumore doloroso della recessione. Da alleanze del passato, da rendite e vecchi privilegi, dall’incapacità di progettare il domani, da idee ormai morte.

Liberiamola.

Diamoci un taglio."

 
 
 
 
 
 
 



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